Biomarcatori
BIOMARCATORI
I recenti sviluppi delle scienze omiche (proteomica e genomica) hanno reso possibile l’analisi dell’espressione genica e proteica su un ampio numero di campioni. Questa modalità di analisi sta rivoluzionando la ricerca in campi quali le neuroscienze e l’oncologia molecolare perché permette di stabilire il coinvolgimento di specifici geni o proteine nelle suddette patologie seguendo una logica a ritroso. In particolare, dapprima si riconosce l’associazione tra varianti “patologiche” di queste molecole e successivamente si effettuano studi mirati a dimostrare che tale associazione non è casuale ma causale. Utilizzando un simile approccio è possibile identificare nuovi indicatori di patologia, oggi comunemente definiti come biomarker, che possono essere utilizzati tanto per la diagnosi precoce di patologie nelle quali questa non sia ancora attuabile, quanto come predittori della risposta alle terapie farmacologiche o dell’evoluzione della malattia. Inoltre, poiché a questi biomarker corrispondono proteine e o geni la cui struttura e attività potrebbe essere diversa nello stato di malattia rispetto al soggetto sano, dal loro studio possono emergere nuovi potenziali bersagli molecolari per lo sviluppo di terapie innovative.
Specificamente, le attività saranno incentrate sulla ricerca proteomica e genomica di nuovi biomarker per l’ischemia cerebrale, i carcinomi farmacoresistenti della mammella, i carcinomi del distretto cervicofacciale ed i tumori neuroendocrini. La ricerca di nuovi biomarker può essere agevolata da studi condotti in modelli animali e cellulari che permettono di orientare la interrogazione del genoma e del proteoma verso gruppi di geni/proteine che appaiono ragionevoli candidati. A tale proposito va sottolineato che i gruppi dell’Aggregazione sono da molti anni impegnati in questo tipo di ricerche ed hanno prodotto numerose evidenze a sostegno del coinvolgimento di specifici canali ionici e trasportatori nell’ischemia cerebrale e di specifiche protein-kinasi e recettori di membrana nei carcinomi del distretto cervico-facciale e della mammella e nei tumori ipofisari. A supporto della ricerca omica di nuovi biomarker e con lo scopo di favorire la condivisione di biobanche tra i diversi partner dell’Aggregazione si svilupperanno piattaforme software finalizzate alla classificazione, catalogazione e analisi dei dati omici ottenuti.
Specificamente, le attività saranno incentrate sulla ricerca proteomica e genomica di nuovi biomarker per l’ischemia cerebrale, i carcinomi farmacoresistenti della mammella, i carcinomi del distretto cervicofacciale ed i tumori neuroendocrini. La ricerca di nuovi biomarker può essere agevolata da studi condotti in modelli animali e cellulari che permettono di orientare la interrogazione del genoma e del proteoma verso gruppi di geni/proteine che appaiono ragionevoli candidati. A tale proposito va sottolineato che i gruppi dell’Aggregazione sono da molti anni impegnati in questo tipo di ricerche ed hanno prodotto numerose evidenze a sostegno del coinvolgimento di specifici canali ionici e trasportatori nell’ischemia cerebrale e di specifiche protein-kinasi e recettori di membrana nei carcinomi del distretto cervico-facciale e della mammella e nei tumori ipofisari. A supporto della ricerca omica di nuovi biomarker e con lo scopo di favorire la condivisione di biobanche tra i diversi partner dell’Aggregazione si svilupperanno piattaforme software finalizzate alla classificazione, catalogazione e analisi dei dati omici ottenuti.